Ad inizio 2024, Manifatture Digitali Cinema ha lanciato e realizzato una nuova Bottega di Alta Specializzazione legata, questa volta, all’universo delle esperienze VR. In Virtual Reality Design, questo il nome del laboratorio organizzato con Mediacross e Immerxive e che si è svolto dal 12 febbraio all’8 marzo 2024 a Manifatture Digitali Cinema Prato, i partecipanti si sono cimentati nella creazione e ricostruzione di ambienti 3D per visori Meta Quest di ultima generazione. Gli spazi, gli oggetti/utensili ed i macchinari che i selezionati al corso dovevano riportare in vita – si parla di vita virtuale, ovviamente – erano quelli della ex-fabbrica tessile Campolmi di Prato e, in particolare, della sezione di tintoria, adesso sala di accoglienza della Biblioteca Lazzerini. A guidare il laboratorio, c’era un docente d’eccezione: il Graphic Designer Riccardo Rossi, Concept Artist e CGI Specialist presso Mediacross ed Immerxive. La Bottega si rivolgeva a coloro che avevano un po’ di dimestichezza nella lettura di materiale architettonico (piante, sezioni, prospetti) e conoscevano il software di modellazione 3D Maya (o un software analogo), Adobe Photoshop e Substance Painter.
Scopo della Bottega Virtual Reality Design era formare professionisti con competenze di alto livello nel settore della grafica 3D. Alla Bottega si apprendevano le tecniche necessarie alla realizzazione di un’esperienza VR basata sull’utilizzo di file 3D che ricostruiscano ambienti esistiti in passato, attraverso la messa in pratica “istantanea” delle tecniche stesse in un progetto stimolante.
Utilizzando Autodesk Maya e Adobe Substance Painter, i partecipanti hanno lavorato, come detto, alla ricostruzione in 3D degli ambienti e dei macchinari (ma anche di quanto era usualmente presente negli spazi) della tintoria della ex-ditta tessile Campolmi di Prato, oggi Biblioteca Lazzerini, così come erano negli anni ’50 del Novecento. Uno studio storico preliminare in architettura industriale, attraverso l’analisi e l’utilizzo di foto storiche, planimetrie, prospetti, sezioni, ha permesso una ricostruzione piuttosto puntuale degli spazi e degli arredi industriali del tempo. Il materiale prodotto, verrà montato con filmati e suoni in presa diretta e inserito nei visori Meta Quest di ultima generazione che saranno posti all’ingresso della Biblioteca Lazzerini di Prato, affinché ogni utente possa rivivere – attraverso un’esperienza immersiva autentica – l’atmosfera della storica fabbrica.
La Bottega era divisa in due moduli: lo studio delle tecniche e il laboratorio.
Durante lo studio delle tecniche, si sono affrontati i seguenti argomenti:
- Interfaccia di Maya e filosofia del software;
- Gli snap, il pivot, concetto di Edit mode – Component mode;
- L’Outliner (gerarchie);
- Modellazione Nurbs (introduzione);
- Modellazione poligonale (la maggior parte dei tool forniti da Maya);
- Scultura digitale zBrush;
- L’Hypershade (costruzione dei materiali attraverso i nodi);
- UV (preparazione della geometria per la pittura digitale);
- Texturing (Photoshop);
- HyPoly/LowPoly – retopology – UV Unfold – transfer map (Maya e Substance Painter 3D).
Nel corso del laboratorio, si sono trattati questi argomenti:
- Studio di piante, prospetti e sezioni da file CAD;
- Modellazione LowPoly dell’interno della struttura;
- Gerarchia degli elementi dell’interno struttura, preparazione UVmap, produzione delle texture, finalizzazione;
- Studio da riferimenti fotografici/tecnici degli elementi di arredo, modellazione HyPoly/LowPoly, retopology, UVmap, transfer map (Maya e Substance Painter 3D) e esplorazione modelli .fbx;
- Studio da riferimenti fotografici/tecnici dei macchinari e modellazione HyPoly/LowPoly, retopology, UVmap, transfer map (Maya e Substance Painter 3D) e esplorazione modelli .fbx.
I risultati ottenuti sono stati più che soddisfacenti, come si può vedere da queste immagini scattate il giorno della consegna degli attestati ai partecipanti. Immagini che, comunque, non mostrano il progetto completato in tutti i suoi aspetti grafici (lavoro che sarà svolto dai partner della Bottega, Mediacross e Immerxive):
Di seguito, alcuni interessanti rendering realizzati in una fase avanzata del laboratorio, con colori delle stoffe che ancora non corrispondevano a quelli scelti alla fine del corso: