“Doveva essere un valore aggiunto, ma è diventato in meno di un anno il business che traina gli altri settori“, scrive, il 26 luglio 2018, Giorgio Bernardini sul Corriere Fiorentino, riferendosi all’indotto positivo generato dall’infrastruttura di supporto al settore audiovisivo, Manifatture Digitali Cinema Prato.
Ed è in effetti così: l’hub cinematografico al complesso di Santa Caterina ha portato, in poco tempo, dei sostanziali benefici all’intera industria e alle professionalità del territorio pratese che è riuscito ad intercettare. Delle piccole, medie e grandi produzioni per il cinema e la tv che si sono avvicendate per le strade, le piazze e gli edifici pratesi – le ultime in ordine cronologico sono state quella del nuovo film di Leonardo Pieraccioni (Filmotto) e della fiction tv diretta da Cinzia TH Torrini (Indiana Production per Rai Fiction) – non solo hanno goduto le strutture ricettive e le attività enogastronomiche della zona, ma anche le aziende tessili, che hanno ricevuto commesse per realizzare gli abiti di scena.
E un impulso positivo al settore tessile lo ha dato anche il primo laboratorio organizzato da MDC Prato in partnership con Lux Vide, Costumi Rinascimento, tenutosi da gennaio a fine marzo, che ha offerto la possibilità a più di 30 persone, con percorso professionale e/o formativo attinente, di misurarsi con la realizzazione di costumi ed accessori storici per la terza stagione di una serie tv, I Medici. A guidare il laboratorio c’era il Costume Designer Nastro d’Argento, Alessandro Lai. Da sottolineare come alcuni dei partecipanti a Costumi Rinascimento abbiano potuto cogliere nuove opportunità lavorative grazie al laboratorio, per esempio seguendo Lai nell’allestimento della mostra Sogno di una notte di…, al Calendimaggio Open di Assisi, e nella realizzazione, ormai prossima, de I Medici 3 (le riprese partiranno a fine agosto), ma anche confezionando, ancora una volta negli spazi di Manifatture Digitali Cinema Prato, gli abiti della performance di Rainer Ganahl Please teache me Chinese – Please teach me Italian, tenutasi a fine giugno nell’area del Macrolotto Zero della città laniera.
Grazie a Manifatture Digitali Cinema, Prato si è progressivamente trasformata in un polo attrattivo per le produzioni audiovisive. Leonardo Pieraccioni, per il suo ultimo film, Se son rose, in uscita a fine novembre, ha girato, nella metà di giugno, al PIN – Polo Universitario “Città di Prato”, al Giardino Buonamici, in Piazza del Mercato Nuovo, in Piazza del Comune, in un appartamento di Piazza Mercatale e al Tennis Club Prato. Cinzia TH Torrini, per più di due settimane, tra giugno e luglio, ha ambientato la sua fiction tv Pezzi Unici in via Luigi Muzzi. Un teatro di posa a cielo aperto, con botteghe di artigiani, sia esistenti che ricreate per l’occasione, all’interno delle quali si sono mossi Sergio Castellitto e Giorgio Panariello, gli interpreti principali. Pezzi Unici verrà trasmessa in sei appuntamenti in prima serata su Rai Uno.
“Praticamente concediamo gratuitamente una ‘casa in affitto’ per le produzioni che hanno sede in altre città, ma hanno bisogno di girare in piccoli centri storici per le ambientazioni. In passato – ha spiegato Stefania Ippoliti, Responsabile area cinema di Fondazione Sistema Toscana e di MDC, oltre che Presidente di Italian Film Commission – queste scene potevano essere girate in un semplice teatro di posa, ma ovviamente la convenienza di poter usufruire di un set reale a costi bassissimi ha fatto la differenza“.
Il dirompente arrivo del cinema a Prato, ha coinvolto anche i liberi professionisti pratesi, che già lavoravano in questo settore. Non sono stati pochi, infatti, i casi in cui da Roma, grazie alle nuove opportunità, sono tornati nel loro luogo di origine figure come tecnici del suono, parrucchieri e aiuto-registi. “Il rafforzamento economico della città su un settore alternativo, prendendo spunto dalle considerazioni del professor Giacomo Becattini – ha dichiarato l’Assesore comunale alle Attività produttive Daniela Toccafondi – era il nostro obiettivo. Abbiamo fatto lo sforzo di guardare intorno al tessile e abbiamo trovato una storia infinita di professionalità che ruotavano attorno al mondo del cinema. Ora si tratta solo di accelerare questo circuito, perché siamo solo all’inizio“.
E non finisce qui. In ponte ci sono grandi novità, con produzioni nazionali ed internazionali del cinema che hanno sondato la possibilità di girare a Prato nei prossimi mesi, la sempre più probabile collaborazione tra Manifatture Digitali Cinema e il regista, animatore e sceneggiatore Enzo D’Alò (autore del successo La gabbianella e il gatto) ed i progetti di lancio di un Master sui costumi di livello europeo.