Casting a MDC Prato: la produzione Caucaso cerca figurazioni per il nuovo film di Enrico Masi

A Manifatture Digitali Cinema Prato, martedì 2 luglio 2024, dalle ore 10.30 alle ore 15, si tiene il casting per il nuovo film di Enrico Masi, dal titolo provvisorio Sulla linea gotica. Al casting sarà presente il regista.

Caucaso, la produzione del film, cerca figurazioni per un lavoro di due giorni, l’11 e il 12 luglio 2024. Le riprese avranno luogo, in quelle date, nel suggestivo Passo della Croce Arcana (tra le province di Pistoia e Modena). Per le scene è previsto un certo impegno fisico, essendo situata, la location, a oltre 1.300 metri di quota.

Queste, nello specifico, le figure ricercate:

  • Uomini di tutte le nazionalità in età tra i 18 e i 45 anni, per il ruolo di militi fascisti;          
  • Uomini e donne di tutte le nazionalità in età tra i 18 e i 45 anni, per il ruolo di partigiani.

ATTENZIONE
Scaricare QUI le specifiche di abbigliamento, indicate dalla produzione, per i partecipanti ai casting.

La ricerca è rivolta preferibilmente a residenti e/o domiciliati in Toscana.

È prevista regolare retribuzione, come da CCNL vigente.

Per maggiori info: valsacasting@gmail.com

Documenti da presentare al casting (richiesti in fotocopia)

Gli interessati dovranno presentarsi al casting muniti delle fotocopie dei seguenti documenti:

  • Documento d’identità, patente o passaporto (fotocopia fronte /retro);
  • Codice fiscale;
  • IBAN personale;
  • Permesso di soggiorno in corso di validità;
  • Indirizzo mail verificato e funzionante, contatto telefonico, indirizzo di residenza e CAP.

Il film, diretto da Enrico Masi e scritto da Enrico Masi e Pier Giorgio Ardeni, è prodotto da Caucaso e sostenuto dalla Regione Toscana, dalla Regione Emilia – Romagna e dagli Istituti storici della Resistenza di Bologna, Modena, Firenze e Pistoia.

Abbiamo iniziato a lavorare alla trilogia della resistenza per motivi che superano la memoria storica. La scelta drammaturgica è caduta su alcuni episodi particolarmente controversi di quella che Claudio Pavone chiama “Una Guerra Civile” (Bollati Boringhieri, 1991). La scelta di ambientazioni e costumi atemporali ci consente di trattare la straordinaria stagione della liberazione in forme estetiche e cinematografiche vicine alla fantascienza (Enrico Masi)

Sotto, alcuni scatti di Roberto Ceré: