Da oggi, 30 maggio 2024, alla Biblioteca Lazzerini di Prato è finalmente possibile vivere l’esperienza di realtà virtuale immersiva Cimatoria Campolmi 1953, ideata da TIPO – Turismo Industriale Prato e realizzata da Manifatture Digitali Cinema Prato e Pistoia, in collaborazione con Mediacross e Immerxive, nel corso della Bottega Virtual Reality Design, tenutasi a MDC Prato dal 12 febbraio all’8 marzo 2024 (per approfondimenti, leggi qui).
L’Assessore al Turismo del Comune di Prato, Gabriele Bosi, ha inaugurato questa mattina le tre postazioni gratuite di VR che permettono agli utenti, una volta indossati i visori Meta Quest, di immergersi nell’atmosfera del vecchio reparto di tintoria della Cimatoria Campolmi.
Negli anni Cinquanta del secolo scorso, il locale che oggi ospita la hall della biblioteca, era infatti sede della tintoria in pezza della Campolmi, un complesso industriale trasformato nel corso del tempo – attraverso uno straordinario esempio di rigenerazione urbana, che ha ottenuto il titolo di “Anchor point” da ERIH (European Route of Industrial Heritage) – in un luogo di cultura composto dalla Biblioteca Lazzerini e dal prestigioso Museo del Tessuto.
Indossando i visori Meta Quest, gli utenti non solo vengono catapultati all’interno del reparto di tintoria della Cimatoria Campolmi così come era nel 1953, ma assistono anche ad una storia lì ambientata, interpretata dagli attori Elena Miranda, Gabriele Giaffreda e Samuele Batistoni, diretti per l’occasione da Tobia Pescia (anche autore della sceneggiatura), regista dell’Area Produzioni Multimediali di Fondazione Sistema Toscana, con abiti realizzati dalla Tecnico Modellista e sarta Silvia Salvaggio, tutor delle Botteghe in costumistica di MDC Prato.
L’esperienza immersiva, fruibile in italiano o in inglese, si arricchirà nelle prossime settimane anche di contenuti aggiuntivi, come schede storiche e podcast.
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Sotto, alcune foto:
Virtual Reality Design – La Bottega di MDC Prato e Pistoia
Il reparto di tintoria della Cimatoria Campolmi è stato ricostruito fedelmente dai partecipanti al corso Virtual Reality Design, che, guidati da un docente d’eccezione, il Graphic Designer Riccardo Rossi (Concept Artist e CGI Specialist presso Mediacross ed Immerxive), hanno potuto ampliare le proprie conoscenze nel settore, mettendole subito in pratica, come sempre accade alle Botteghe di Alta Specializzazione di Manifatture Digitali Cinema.
Utilizzando Autodesk Maya e Adobe Substance Painter, i partecipanti a Virtual Reality Design hanno lavorato alla ricostruzione in 3D degli ambienti e dei macchinari, ma anche di quanto era usualmente presente negli spazi, giungendo ad un livello di dettaglio e autenticità senza precedenti. Ciò è stato reso possibile anche grazie ad una preliminare attività di raccolta e analisi della documentazione storica del Complesso Campolmi (foto, planimetrie, prospetti, sezioni), svolta da Luisa Ciardi.
Questo intervento conferma come Manifatture Digitali Cinema sia un partner strategico per tutte le istituzioni culturali. Quanto fatto in questi anni, pone le basi per la realizzazione di un teatro in VR che dia servizi e risposte a tutti gli operatori del settore in Italia con base a Prato – ha affermato l’Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani.
TIPO – App e VR
Lo storytelling digitale per mezzo di tecnologie VR, segna un ulteriore passo in avanti del progetto TIPO – Turismo Industriale Prato, che aveva recentemente reso pubblica la app TIPO, all’interno della quale è presente anche Manifatture Digitali Cinema Prato (ne abbiamo parlato qui).
C’è soddisfazione per la realizzazione di questo ulteriore obiettivo contenuto nel Piano strategico dell’Ambito turistico pratese – ha dichiarato Gabriele Bosi, Assessore al Turismo del Comune di Prato -. La postazione VR alla Lazzerini, valorizza la storia manifatturiera della città, andando ad arricchire ulteriormente il progetto “TIPO – Turismo Industriale Prato”, che si è già dotato di uno strumento di realtà aumentata come la app, dedicata ai siti di interesse presenti del percorso urbano che dal Museo del Tessuto arriva al Cavalciotto di Santa Lucia. L’offerta turistica contemporanea si sta sempre di più dotando di strumenti digitali per arricchire l’esperienza dei visitatori; la postazione VR e l’App di TIPO vanno in questa direzione, dimostrando l’innovazione presente nell’offerta turistica pratese.
TIPO – La targa
E proprio per quanto riguarda la app, questa mattina è stata inaugurata anche la prima targa – posta all’ingresso della Biblioteca Lazzerini -, delle nove previste, con informazioni bilingue italiano e inglese, per identificare i rispettivi luoghi contenuti nella app e consentire lo scaricamento della stessa.
Sotto, alcune foto dell’inaugurazione della targa TIPO alla Lazzerini:
Per la Fondazione CDSE, il posizionamento della segnaletica, targhe e totem, legata alla app di TIPO è il naturale coronamento di un percorso che vede il patrimonio industriale di Prato sempre più protagonista dell’offerta culturale e turistica della città. La Fondazione CDSE crede che i supporti digitali come le app e i progetti di VR/AR siano un importante ausilio per la valorizzazione della storia e della bellezza del patrimonio industriale pratese, non solo a livello turistico, ma anche a livello didattico per le nuove generazioni.
Per la Fondazione Museo del Tessuto, è stato raggiunto un altro importante traguardo nella valorizzazione del territorio e del suo patrimonio industriale, facilitando così sia la comunicazione che la fruizione della APP da parte del turista.
Cimatoria Campolmi 1953 – I credits
Ideato da:
TIPO – Turismo Industriale Prato
un progetto di: Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione CDSE
Finanziato da:
Regione Toscana
con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, nel progetto di Ambito pratese “Valorizzazione dell’immagine e dell’offerta turistica del territorio dell’Ambito Turistico Area Pratese”
Cre@ctive
Finanziato da:
Programma europeo ENI – CBC MED 2014-2020
Realizzato da:
Manifatture Digitali Cinema – Fondazione Sistema Toscana
Luigi Formicola/Marina Pescia
Immerxive
Davide Micaroni/Guglielmo Boggia/Francesco Cucchiara
Mediacross
Riccardo Rossi
Ricerca storico-iconografica: Luisa Ciardi
Video di:
Area Produzioni Multimediali Fondazione Sistema Toscana
Regia e sceneggiatura: Tobia Pescia
Montaggio: Daniele Drovandi
Riprese: Simone Cariello
Sonoro: Tommaso Cimò
Attori
Attilio: Gabriele Giuffrida
Maria: Elena Miranda
Augusto Campolmi: Samuele Batistoni