Si è conclusa il 7 luglio 2023, con dei risultati di una bellezza unica, la Bottega di Alta Specializzazione di Manifatture Digitali Cinema Prato in creazione di costumi per l’opera Turandot – Ombra della Luce. Nelle tre settimane di attività (la Bottega era cominciata il 19 giugno 2023), la docente e costumista Silvia Salvaggio, assistita dalle ex-partecipanti al laboratorio di MDC Prato precedente – The Mowlies – Le Talpine -, Giulia Amadei ed Elvira De Serio (promosse a tutor), è riuscita a far immergere le iscritte, Anna Romagnoli ed Elena Matera, in una produzione artistica di grande rilievo, facendo loro comprendere le dinamiche e le tempistiche necessarie alla confezione di abiti dallo stile molto particolare ed elaborato – partoriti dalla creatività del Costume Designer dell’opera Eros Carpita – e trasmettendo loro le conoscenze e la manualità per realizzarli, in un clima positivo e collaborativo. È stata, come sempre, la pratica, la componente principale del laboratorio didattico-produttivo, con momenti di teoria infusa col metodo del learning by doing, come detto.
Al temine del laboratorio, docente, assistenti e partecipanti alla Bottega, sono state in grado di confezionare assieme gli abiti di scena di tutti i personaggi: Turandot, Altoum, il Principe di Persia, il trio Ping, Pong e Pang, Calaf, Liù, Timur e Puccini. Le partecipanti al corso hanno avuto modo di vivere ogni fase della realizzazione, dal modello alla messa a punto finale.
Ogni costume di ogni personaggio dell’opera richiama in senso ampio un insetto, come simbologia. Ecco alcune foto degli abiti realizzati alla Bottega di MDC Prato:
Scritta e diretta da Loris Seghizzi, l’opera Turandot – Ombra della Luce è andata in scena al Collinarea Festival del Suono 2023, il 28 e 29 luglio 2023. La nuova produzione di Collinarea Festival del Suono, Turandot – Ombra della Luce, che sfruttava la tecnologia dello strumento Connessioni© (un sistema di cablaggio in fibra ottica che mette in comunicazione i principali luoghi di spettacolo del borgo di Lari e le regie audio e video, che è stato ideato dal Sound Designer di fama internazionale Mirco Mencacci e dal Direttore Artistico del Festival Collinarea, Loris Seghizzi), era il secondo capitolo di una trilogia dedicata a Giacomo Puccini e segiva ad Atroce Favola (Madama Butterfly), messa in scena nel luglio 2022. Lo spettacolo si dislocava in due luoghi diversi del borgo medievale di Lari (PI).
Entrambe le serate hanno avuto grande successo. Gli abiti sono stati molto apprezzati dal pubblico. La loro foggia e resa ha lasciato tutti a bocca aperta. Ecco alcune foto dello spettacolo del 29 luglio 2023:
Turandot – Ombra della Luce, di Loris Seghizzi
Turandot – Ombra della Luce era una rivisitazione in chiave multidisciplinare e contemporanea della celebre opera pucciniana, per la regia di Loris Seghizzi, coadiuvato da Manuela Lo Sicco e Sabino Civilleri. L’opera era alquanto complessa e vedeva in scena l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno diretta dal Maestro Mario Menicagli, una band rock di 6 elementi, il CLT – Coro Lirico Toscano composto da 40 cantanti professionisti e 11 attori. A questi, si aggiungeva un coro cittadino di 25 persone e attori e studenti guidati dal premio Ubu Manuela Lo Sicco nell’apposito laboratorio di creazione Drammaturgia in movimento, che si svolgeva proprio a Lari, nei giorni del festival. Si trattava, di fatto, della prima esperienza di spettacolo ubiquo: una contaminazione tra lirica, musica pop sperimentale, teatro, video, suono, danza, con sezione dei cori.
La regia video aveva base presso il Teatro Comunale e quella del suono presso lo Studio SAM, curate rispettivamente da Nico Lopez Bruchi su progetto di Sabino Civilleri e da Marco Ribecai e Mirco Mencacci. Il Borgo di Lari, reinventato a livello scenografico con l’integrazione di un’architettura digitale, era una sorta di città spettacolo.
La Turandot di Giacomo Puccini gira intorno a tre enigmi e un rito, mentre la versione di Seghizzi vede l’aggiunta di un quarto enigma, che riguarda direttamente Puccini: il finale dell’opera dopo la morte di Liù. Amore e potere, tanto forti da trascinare il popolo nel gioco che questi potenti elementi creano, sono alla base della struttura del dramma. Il popolo è rappresentato da un coro lirico e un coro teatrale, in una trasposizione contemporanea nella quale Turandot è la guida, armata di una bellezza tanto travolgente da incarnare ciò che ai nostri tempi riveste un ruolo primario nella società, ovvero l’immagine.
“COLLINAREA FESTIVAL DEL SUONO 2023” – Educare all’ascolto
Nato nel 2022 all’interno della storica rassegna di musica, teatro e danza Collinarea, fondata da Loris Seghizzi, Collinarea Festival del Suono è ideato e curato dal Sound Designer di fama internazionale Mirco Mencacci (che ha già collaborato con MDC nel progetto di video e suoni immersivi della Toscana presentato a Internet Festival 2021, negli spazi di MDC Pisa), Direttore dello Studio SAM. Obiettivo del festival è quello di rendere tutti più consapevoli dell’importanza e dell’influenza ricoperte dal suono nelle nostre vite. Dalla voce ai suoni della natura, dalla musica classica all’elettronica, fino agli aspetti scientifici: bisogna imparare nuovamente ad ascoltare, in una realtà pervasa dall’inquinamento acustico. Il festival vuole dunque educare all’ascolto.
Nel programma di Collinarea Festival del Suono 2023, che si svolgeva interamente nel borgo medievale di Lari (PI) dall’11 al 29 luglio 2023, erano previsti incontri e workshop, concerti, performance di danza e lo spettacolo dislocato Turandot – Ombra della luce, appunto, evento speciale dell’edizione 2023 (28 e 29 luglio 2023).
Collinarea Festival del Suono è un progetto di Sartoria Caronte in collaborazione con Scenica Frammenti, SAM Studio e con il contributo dei Comuni di Casciana Terme Lari (PI) e di Santa Luce (PI). La direzione organizzativa è di APS Sartoria Caronte.
Mirco Mencacci è ideatore, insieme al direttore artistico del Festival Collinarea Loris Seghizzi, del progetto Connessioni©, strumento al servizio di performance multimediali in ambienti urbani connessi tra loro, il cui obiettivo è far convivere contenuti reali e virtuali dislocati in luoghi differenti e gestiti in contemporanea.