Si è visto nelle sale cinematografiche dal 19 al 21 settembre 2022 È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito, il docufilm sulla leggenda del calcio Paolo Rossi, diretto da Walter Veltroni e prodotto da Palomar Production, in collaborazione con Vision Distribution e Sky. Tre giorni al cinema per un’opera speciale, su una persona ed un personaggio speciale. Un’opera che abbiamo avuto il piacere e l’onore di “accompagnare”, come Manifatture Digitali Cinema Prato (Toscana Film Commission), in alcune delle sue fasi.
È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito a MDC Prato
Il 26 luglio 2021, MDC Prato è stata scelta da Palomar e da Walter Veltroni come struttura nella quale realizzare il più importante casting: quello per la selezione dei Paolo Rossi e Rossano Rossi – il fratello del campione – bambini. Leonardo Turco è stato preso per la parte di Pablito, mentre a Gianmarco Piccione è stato assegnato il ruolo di Rossano. Al giovane Mirco Pastelli è andata invece la parte di Dante Mondanelli, medico stimato e vicepresidente dell’ordine di Prato, amico di infanzia di Paolo Rossi.
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A metà settembre 2021, Palomar, il regista Walter Veltroni e tutta la troupe, in occasione delle riprese pratesi del docufilm, hanno poi fatto base negli spazi cineportuali di MDC Prato, in via Dolce de’ Mazzamuti 1. Le riprese sono state effettuate nel meraviglioso contesto delle Cascine di Tavola, nel vecchio campo da calcio della zona Soccorso (dove giocava la storica squadra dell’Ambrosiana) e in una location privata, trasformata nell’appartamento in cui i giovanissimi Paolo, Rossano e Dante, coi loro pantaloni corti e i sandali con “gli occhi”, assisterono estasiati alla partita del secolo: Italia-Germania (4-3), il 17 giugno 1970. Un momento che Rossano Rossi ricorda bene: “In quell’ occasione – ha dichiarato – ci siamo detti che anche noi avremmo segnato un gol contro la Germania, ma l’unico a mantenere la parola è stato Paolo!”. Le riprese pratesi hanno avuto luogo anche al Circolo Arci di Santa Lucia, a due passi dalla casa in cui Pablito è nato e cresciuto.
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È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito, il docufilm
La vicenda personale di Paolo Rossi, tra cadute e rinascite, è già un film. Rossi nasce a Prato il 23 settembre 1956 da una famiglia proletaria. Ha un fisico gracile ma una tecnica sublime. Trasferitosi giovanissimo a Torino per giocare nelle giovanili della Juventus, si rompe il menisco tre volte e la sua carriera sembra intaccata per sempre. Esplode però nel Lanerossi Vicenza, dove diventa anche capocannoniere con 24 reti. Viene dunque portato a 21 anni in Argentina da Bearzot per i Campionati del Mondo di Calcio e, da Paolino, diventa Pablito. La sorte gli è di nuovo avversa quando viene fermato due anni per il calcio scommesse. Bearzot decide comunque di portarlo ai Mondiali in Spagna del 1982, contro l’opinione di tutti. Il resto rimarrà per sempre nella storia del calcio.
Il docufilm raccoglie filmati privati, interviste a chi ha conosciuto Paolo Rossi nella sua intimità, immagini delle sue prove più straordinarie e testimonianze dei suoi momenti più difficili. Nei video raccolti in È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito, è come se Rossi parlasse in prima persona, così come nelle testimonianze – da quelle del fratello Rossano, a Tardelli e Cabrini – sembra di vedere la sua ombra. La storia di Paolo Rossi è già di per sé emozionante e il merito di Veltroni è quello di averla raccontata in modo semplice e diretto.
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