Manifatture Digitali Cinema Prato, tra luglio 2022 e giugno 2023, sarà il fulcro di Prato Phygital, il progetto che segnerà un’evoluzione storica per il settore manifatturiero e la tradizione tessile pratesi, intrecciandoli al digitale, il 5G, le nuove infrastrutture tecnologiche e le produzioni audiovisive, con una prospettiva di riproducibilità del modello di respiro nazionale e internazionale.
Prato Phygital, che ha vinto il bando MISE (Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica ) – aggiudicandosi 1 milione di euro, grazie alla proposta di Fondazione Sistema Toscana, capofila di una cordata di istituzioni e imprese nazionali -, è stato presentato venerdì 29 luglio 2022 a Palazzo Strozzi Sacrati, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente di Fondazione Sistema Toscana (FST) Iacopo Di Passio, la responsabile Mediateca e Area Cinema di FST Stefania Ippoliti, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, con l’Assessore al bilancio, sviluppo economico, innovazione e agenda digitale Benedetta Squittieri e la professoressa Elisabetta Cianfanelli (del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze), che inaugurerà a MDC Prato un nuovo Corso di Laurea di Unifi sulla Moda e sul Tessuto.
Prato Phygital, col finanziamento del MISE, sarà il motore di una serie di azioni che vedranno al centro Manifatture Digitali Cinema Prato e porteranno, entro giugno 2023, tessuti, copricapi e scenografie nel digitale, con l’obiettivo di creare un centro di produzione audiovisiva all’avanguardia nel panorama europeo. Vediamo, di seguito, tutti i passaggi.
Prato Phygital: il tessuto diventa digitale. Il cronoprogramma
Ecco le azioni che saranno realizzate entro giugno 2023:
- Il primo step di Prato Phygital, vedrà la digitalizzazione e traduzione in modelli matematici riproducibili, di una selezione di tessuti presenti negli archivi di Marini Industrie SpA e del Museo del Tessuto di Prato, oltre che di alcuni tra i meravigliosi copricapi realizzati dai partecipanti alle Botteghe di Alta Specializzazione di MDC Prato (in particolare, alle Botteghe Costumi Rinascimento e Costumi Rinascimento 2 – I tempi di Leonardo, durante le quali si è dato vita ad abiti ed accessori destinati alle serie tv, targate Lux Vide, I Medici 3 e Leonardo). Questa fase sarà curata dal Dipartimento di Architettura – Unifi, sotto la guida della professoressa Elisabetta Cianfanelli, con il supporto di Immerxive, startup nata in seno a PRISMA – Casa delle Tecnologie di Prato.
- Nel passaggio successivo, i tessuti e i copricapo digitalizzati, verranno utilizzati come elementi scenografici di un cortometraggio che sarà girato all’interno di un modello in scala – un mock-up – di un Teatro di Posa per Virtual Production. Il mock-up sarà allestito nel Teatro di Manifatture Digitali Cinema (in via Santa Caterina 11, a Prato). A realizzarlo, saranno la casa di produzione Indiana Production e EDI Effetti Digitali Italiani.
- Il terzo step è connesso alla rete 5G di Wind Tre: attraverso la realizzazione di un’infrastruttura di edge computing, infatti, tre gruppi di spettatori (studenti, imprenditori e giornalisti), godendo appieno delle funzionalità delle rete, potranno assistere in tempo reale, sui loro device mobili, a quanto avverrà nel Teatro di Santa Caterina di MDC Prato. Questa fase vedrà protagonisti il PIN – Polo Universitario Città di Prato e Wind Tre.
La attività dei 12 mesi di Prato Phygital, saranno promosse tramite azioni di disseminazione curate da PRISMA – Casa delle Tecnologie di Prato.
Prato Phygital: un modello riproducibile
Il progetto si propone come modello per le industrie tessili e le imprese creative del territorio locale e nazionale.
Prato Phygital nasce per rafforzare i servizi alle imprese nella città del tessile attraverso un centro di produzione audiovisiva all’avanguardia nel panorama europeo, ma anche per dare impulso alla creazione di un Campus, in cui formare i futuri tecnici in grado di implementare le nuove tecnologie, con ricadute positive sull’occupazione delle nuove generazioni.
Prato Phygital: le realtà coinvolte nel progetto
Prato Phygital vede coinvolti enti pubblici, istituzioni culturali, realtà industriali, case di produzione audiovisive e factory del digitale. Nel dettaglio, fanno parte della cordata, capitanata da Fondazione Sistema Toscana:
- Comune di Prato;
- Dipartimento di Architettura (DIDA) – Università degli Studi di Firenze;
- Museo del Tessuto di Prato;
- PIN – Polo Universitario Città di Prato;
- Wind Tre Spa;
- Indiana Production Spa;
- EDI – Effetti Digitali Italia Srl;
- Marini Industrie SpA;
- Immerxive Srl.
Guarda il servizio video su Prato Phygital di Intoscana.it
A cura di Chiara Bianchini
Il milione di euro del MISE – ha dichiarato il Presidente di Regione Toscana Eugenio Giani – implementa, dal punto di vista tecnologico, nella prospettiva del 5G, la realtà delle Manifatture Digitali Cinema, con un progetto di grande strategia; un disegno di prospettiva rivoluzionario, che unisce l’innovazione a quello che è il ruolo di Prato come città manifatturiera per eccellenza in Toscana.
Audiovisivo, nuove tecnologie, formazione, attenzione alle nuove competenze, sono gli ingredienti di questo nuovo progetto, che Fondazione Sistema Toscana coordina come ente capofila, ha affermato Stefania Ippoliti, responsabile Mediateca e Area Cinema di FST e direttrice di Toscana Film Commission.
Per Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, “Prato Phygital”, frutto di una stretta collaborazione tra il progetto PRISMA e Manifatture Digitali Cinema, non soltanto consenturà di sfruttare la sperimentazione del 5G sul territorio ma segnerà anche la connessione tra nuove infrastrutture tecnologiche, tradizione tessile e produzioni cinematografiche. Una valorizzazione delle diverse competenze possibile grazie a un investimento importante.
Il presidente di Fondazione Sistema Toscana (FST) Iacopo Di Passio, ha sottolinato come Manifatture Digitali Cinema confermi la propria vocazione a essere la nuova infrastruttura di riferimento per il cinema e l’audiovisivo. E sul progetto “Prato Phygital” si uniscono a FST partner pubblici e privati che vogliono coniugare i linguaggi cinematografici con la tecnologia digitale, con l’obiettivo di dare vita a nuove opportunità professionali non solo per l’audiovisivo.